Centrodestra al 35,6%, Berlusconi davanti a Salvini

Centrodestra al 35,6%, Berlusconi davanti a Salvini

Appaiati PD e M5S. MDP in, AP out.

Gli ultimi sondaggi delineano una situazione politica alquanto complicata.

Il centrodestra prende decisamente il largo, staccando di circa 10 punti il PD e il M5S (26,6%). MDP supera la soglia di sbarramento, mentre AP resterebbe esclusa dal consesso parlamentare.

Nell’ambito della parte che prevale, FI raccoglie il 15,6% dei consensi, superando la Lega ferma al 15% e FdI al 5%.

Ognuno di noi può quindi fare le sue previsioni da quello che sarebbe oggi verosimilmente l’esito delle elezioni.

A prima vista si tratterebbe di un paese ingovernabile, ma l’esperienza ci insegna che la Politica fa miracoli.

Sarebbe meglio dire che ad essere prodigiosa è una nuova scienza: la PARTITICA.

Si tratta di una nuova forma di governo che si pone equidistante da Democrazia e Dittatura, creando una Casta che domina ed un’altra che è suddita.

I partiti ci hanno spesso dimostrato che trovano tra loro accordi che esulano dalla compatibilità delle loro ideologia.

Una situazione che tende alla disperazione

Le giustificazioni le conosciamo: lo fanno per noi. Per non lasciare al potere “gli altri”, ovvero coloro che ci sfrutterebbero. E la nenia viene ripetuta all’infinito da entrambe le parti.

Sotto certi aspetti una sorta di ribellione al sistema si era sperato partisse dal Movimento grillista. I 5 stelle avevano promesso una presenza vicina alle esigenze della gente. Salvo poi venire cannibalizzati dalla “forza” del sistema.

La gente è disperata, e si affida ormai con molta facilità alle lusinghe di personaggi mediaticamente forti, nella speranza di rompere qualche equilibrio.

Personaggi indiscutibilmente eccellenti dal punto di vista culturale, come Vittorio Sgarbi, sono scesi in agone politico. È notizia di questi giorni che affianco al “Professore” si schiererebbe Morgan, la cui valenza accademica è ignota a chi scrive, ma che probabilmente ricerverà un buon consenso elettorale.

Cosa Dire?

L’Italia ha vantato in passato fior fiore di Statisti. Oggi si fatica non poco ad intravvedere un “politico” che possa meritare un riconoscimento in ambito di valorizzazione dello Stato.

E anche l’abilità politica difetta non poco. Anche se a mezza bocca, è sempre crescente il numero di persone che per assurdo rimpiange la prima Repubblica. Un ambito nel quale, pur tra le nefandezze delle corruzione, si distinguevano Politici con la “P” maiuscola.

E quando un popolo rimpiange i momenti in cui si stava peggio, significa che la disperazione sta per prevalere.

 

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